La porchetta è senza dubbio uno dei prodotti più rappresentativi della tradizione culinaria italiana, un piatto che ha alle spalle una storia millenaria. Nonostante le sue origini non siano del tutto certe, sappiamo che è tipica delle regioni del centro Italia, come ad esempio l’Umbria, l’Abruzzo e il Lazio.
In particolare, il paese di Ariccia, situato nella regione Lazio, è famoso in tutta Italia per la porchetta e in molti attribuiscono la paternità della ricetta originale proprio a questa località. La porchetta ha una presenza storica documentata già ai tempi dei Romani, quando durante la stagione estiva, la nobiltà si trasferiva nella zona di Ariccia per organizzare battute di caccia e deliziosi banchetti, con la porchetta come piatto preferito di Nerone.
L’Umbria, invece, rivendica l’origine della porchetta a Norcia, un’altra città famosa fin dai tempi dei Romani per l’allevamento del maiale. Ancora oggi, Costano, un piccolo borgo in provincia di Perugia, è celebre per la sua porchetta inimitabile, uno dei piatti distintivi della cucina umbra. Qui, i “porchettari” tramandano questo antico mestiere da ben 500 anni.
Anche i Abbruzzo e precisamente a Campli, vicino Teramo è viva la tradizione della porchetta. Alcune altre fonti, invece, fanno risalire la sua origine all’epoca degli Etruschi nell’Alto Lazio.
L’arte della porchetta è tuttora molto viva in Umbria e Abruzzo, ed è una tradizione popolare antica che si tramanda di generazione in generazione. La porchetta può essere definita come l’antesignano del cibo di strada, grazie alla sua diffusione capillare grazie ai porchettari che proponevano questo gustoso piatto durante fiere e feste di paese. In molte regioni del centro Italia, si possono ancora trovare delle vere e proprie sagre dedicate alla porchetta.
La popolarità della porchetta
La porchetta ha acquisito grande diffusione nel corso dei secoli, grazie anche alla sua natura di piatto da strada. La sua diffusione capillare è dovuta ai porchettari, che la proponevano durante le fiere e le feste di paese. Ancora oggi, nelle regioni del centro Italia, si possono trovare non solo i porchettari, ma anche vere e proprie sagre dedicate alla porchetta.
Per la preparazione della porchetta viene utilizzato un maiale di sesso femminile, da cui deriva il nome porchetta, che viene insaporito con una combinazione di spezie e aromi che variano a seconda della zona di produzione. Il suo gusto inimitabile è stato riconosciuto anche dal New York Times, che l’ha inserita tra i migliori piatti del mondo.
Ma qual è la razza di suini utilizzata per la preparazione della porchetta toscana? Nella Toscana tradizionalmente si utilizza la razza suina Cinta Senese, una razza rustica e antica che viene allevata in modo naturale e a pascolo brado integrale o semibrado. Questo tipo di alimentazione naturale conferisce alla carne della Cinta Senese un sapore pregiato e un’alta salubrità, rendendola perfetta per la preparazione della porchetta.
In conclusione, la porchetta è un piatto storico e apprezzato in tutta Italia, che rappresenta un’importante parte della tradizione culinaria italiana che si è diffusa e tramandata nel corso dei secoli attraverso le diverse regioni del centro Italia. Le sue origini incerte la rendono ancora più affascinante, ma la sua bontà e il suo successo sono indiscutibili, il suo gusto inimitabile e continua a conquistare il palato di molti, rendendola un piatto amatissimo in tutto il mondo.
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