Tecnologia 5G e le conseguenze sull’ambiente
L’aspettativa per la piena funzionalità del 5G è sempre più alta nella maggior parte dei paesi europei.
La comunicazione a onde millimetriche, che offre larghezze di banda da 30 a 300 GHz ed è stata sviluppata dalla Cina o dalla Corea del Sud ma non ancora pienamente dall’Europa, richiede una potenza di elaborazione molto maggiore di quella che le attuali tecnologie possono fornire utilizzando una banda di spettro di frequenze broadradio pollici tra 800 MHze 2,6 THz range (pubblicizzato 3Tbps velocità di download).
La tecnologia 5G di recente è stata oggetto di un intenso dibattito per i pro e i contro che offre.
Mentre alcuni sostengono che i suoi vantaggi superano di gran lunga qualsiasi potenziale negativo, altri si preoccupano di un disastro ecologico su scala globale che il 5G può apportare.
Aggiunta di ripetitori
Per integrare la rete 5G in Italia, i carrier mobili avranno bisogno di investimenti significativi e dedicati. Questo perché le antenne che trasmettono i segnali uniformemente in tutte le direzioni sono attualmente utilizzate per la trasmissione e diffusione del 4G
Nell’arco dei cinque anni a venire ci saranno molti cambiamenti dovuti a questa nuova tecnologia denominata “5g”, che significa più capacità di connessione a lunga distanza, maggiore larghezza di banda che consente di poter fare più cose online e a velocità più elevate come video chat o scaricare file di grandi dimensioni e più velocemente di prima!
L’implementazione della nuova rete richiede alcuni tipi diversi di antenne, all’esterno ma anche all’interno degli edifici. Di conseguenza, questa tecnologia richiederà un massiccio spiegamento di antenne a livello nazionale con una media del 30% di siti aggiuntivi e tre volte tanto nelle zone rurali per fornire una connessione a 8Mbps.
In Italia, c’è già stata l’implementazione in alcune grandi città con previsione di copertura più ampia per le aree industriali.
Danni ambientali
In questa era digitale in cui stiamo diventando tutti sempre più iperconnessi ogni giorno – sembra difficile resistere a tale efficienza, ma il rovescio della medaglia sarà quello che potrebbe mettere fine alla vita sulla terra, almeno così come si conosce per possibili gravi danni ambientali.
L’altro aspetto non proprio positivo della tecnologia 5G non è rassicurante per il pianeta Terra, il danno reale del digitale è rappresentato dall’ inquinamento invisibile che stante il continuo aumento delle connessioni sarà difficile da controllare.
La corsa allo sviluppo della tecnologia 5G è già iniziata, ma non è senza rischi. L’aumento della connettività ci condurrà in un’era in cui miliardi di dispositivi connessi diventeranno obsoleti e dunque rifiuti nel giro di pochi anni a causa della loro incapacità di competere con i modelli più recenti e/o per motivi di compatibilità.
Uno studio recente ha scoperto che oltre 60 miliardi di oggetti sono stati gettati via solo nel 2020 andando ad incrementare la montagna già consistente del rifiuto tecnologico che costituiscono un grave rischio per la salute in quanto i componenti elettronici presentano sostanze tossiche per l’ambiente e per l’uomo e non sono degradabili con conseguente inquinamento del terreno, dell’aria e pure delle falde acquifere con le conseguenze che lascio a voi immaginare.
Futuro disastroso
Il futuro del pianeta sembra desolatamente segnato, si parla di una una rete mobile di sesta generazione ed è in fase di sviluppo la settima prevista entro il 2040. I terabyte occorrenti per il trasferimento dati sono semplicemente troppo per il nostro ambiente, che sicuramente vedrà più inquinamento se continua questa tendenza!
Già oggi la tecnologia 5G è un disastro per l’ambiente, non risulta però alcuno sforzo reale da parte dei produttori di telefonini o una presa di coscienza da parte dei consumatori o dei governi che appaiono inerti alle problematiche ed alle conseguenze disastrose inevitabili se non si comincia ad agire presto e seriamente, o sarà troppo tardi!
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