Al massetto tradizionale si è oggi aggiunta un’altra tipologia quella del “massetto autolivellante.
Il massetto tradizionale: caratteristiche
Il massetto tradizionale riconosciuto è quello che si ottiene dal mescolamento tra la polvere di cemento in misura di 250/300 Kg per ogni metro cubo di sabbia scevra da impurità e una quantità d’acqua tale da rendere la consistenza dell’impasto pari a quella della terra umida per poterlo lavorare facilmente in fase di livellamento.
Lo spessore medio standard consigliato è di 5 centimetri se il sottofondo è ben lavorato e livellato, altrimenti si possono avere spessori differenziati che potrebbero creare lesioni dovute al diverso tempo di asciugatura e maturazione
A questa tipologia tradizionale, oggi è stata applicata nei cantieri, o anche nelle ristrutturazioni di appartamenti che cambiano i pavimenti, una tecnica più recente che ha preso piede negli ultimi venti anni che è quella del “massetto autolivellante”.
Esistono diverse tipologie di impiego, i massetti a base cementizia e i massetti a base di anidrite sono quelli più utilizzati.
Massetto autolivellante: caratteristiche
La stesura del massetto autolivellante comincia con la determinazione del livello finale da raggiungere verificandolo durante il pompaggio tramite rilevatori di livello.
Il vantaggio del massetto autolivellante è di essere facilmente e velocemente realizzabile a causa della sua consistenza fluida che ha caratteristica di posizionasi in autonomia su un piano orizzontale senza grossa fatica per le maestranze che dovranno limitarsi a dirigere il getto della pompa nei diversi punti dell’ambiente in cui si realizza il massetto.
Oltretutto questa tecnica consente un’asciugatura molto più rapida del massetto tradizionale, e anche molto più leggero con applicazione nel campo delle ristrutturazioni edili o di case datate che non possono subire aumenti di carico sulle strutture o sui solai, oltre che per l’età, a causa di spessori insufficienti, campate con luci ampie.
Il massetto autolivellante proprio per la sua consistenza fluida la relativa facilità di posa e la sua lavorabilità può essere lavorato per superfici fino a 400 metri quadrati senza l’impiego di giunti di dilatazione; è molto più leggero di un massetto tradizionale.
La composizione
La materia prima per la realizzazione di un massetto autolivellante è il “premiscelato” prodotto in stabilimenti e trasportato e impastato da autobetoniera dotate di sistema di pompaggio che porta l’impasto nei luoghi deputati alla realizzazione del massetto.
Il premiscelato, (tralasciando quello a base cementizia) è un minerale formato da solfato di calce anidro, anidrite, e di inerti a base di carbonati di calcio con granulometria che varia da 1 mm a 5 mm, alla miscela si aggiungono altri additivi per aiutare la fluidità dell’impasto che è la componente dell’auto livellamento e l’indurimento successivo con la loro volatilizzazione.
Il mercato offre una notevole quantità premiscelati ed è buona norma seguire le indicazioni del produttore prodotte sulla scheda tecnica.
L’applicazione può avvenire anche in strati sottili di 30 mm ed è ideale per coprire pavimenti radianti e poiché la sua consistenza liquida avvolge perfettamente i tubi con buon rendimento dell’impianto proprio grazie agli spessori ridotti. Il massetto autolivellante ben eseguito può accogliere la posa di pavimenti resistenti all’acqua come ceramiche o pietre naturali e sono adatti anche all’incollaggio di parquet, alla posa di pavimenti in gres, e incollaggio del linoleum, ecc.
L’azienda ARRIGHI E BROGI divisione posa, nel settore da oltre trent’anni con la sua esperienza, con le sue attrezzature e le sue maestranze garantisce una perfetta posa di massetti auto livellanti in ogni ambito sia civile che industriale.
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