Colazione in albergo regole e tendenze

La scelta di un turista, riguardo la struttura in cui soggiornare, ricade per il 50% in quella che offre la colazione migliore. Per tutti è il momento più importante della giornata e quando si è in vacanza, la possibilità di accedere ad un buffet, con una proposta variegata rappresenta sicuramente un must. La clientela leisure è quella che usufruisce maggiormente della colazione a buffet, perché si tratta di un tipo di turismo lento, rilassato e quindi con il tempo necessario per godere di una grande varietà di pietanze, dalle dolci alle salate, da quelle del territorio italiano alle internazionali. Da un’analisi dei dati su tripadvisor almeno un milione di recensioni riguardano la colazione, a sottolineare quanto sia importante questo parametro nella scelta del luogo in cui soggiornare.

Purtroppo capita spesso che ci si imbatta in location in cui questo elemento venga sottovalutato, ad esempio troviamo dolci industriali imbustati singolarmente, succhi di frutta ricchi di zuccheri, distributori di bevande calde automatici, mancanza dell’offerta salata e quindi legame con un concetto di colazione del passato, in cui si presentavano prodotti più adatti ad una clientela italiana che internazionale.

La colazione deve essere un momento della giornata ben programmato e strutturato nei minimi dettagli, sono molte le dinamiche da tenere in considerazione. Prima di tutto gli spazi a disposizione, conoscerli attentamente, permette di strutturare i tavoli per i clienti e quelli per il buffet, in modo da favorire i flussi delle persone e non creare il caos in sala. I prodotti devono essere disposti con un senso logico, sia in base alla tipologia che alla provenienza qualora si offrissero delle pietanze di nazionalità differenti.

Allestire il buffet e scegliere quali pietanze offrire è sicuramente la parte più complicata, questo perché se a differenza del passato, in cui si tendeva a offrire quasi sempre una colazione continentale, adesso il cliente è sempre più esigente e con abitudini differenti.

Questo cambiamento nelle richieste porta spesso le strutture ricettive ad optare per un offerta più variegata, ad una colazione di tipo anglosassone o english breakfast.

L’allestimento deve tenere in considerazione anche le necessità alimentari dei clienti, ovvero deve offrire prodotti per gli intolleranti o allergici al glutine, per i vegani , per i vegetariani o per chi è a dieta.

Tutto il buffet deve essere strutturato a zone, in modo da facilitare il cliente nella ricerca dei prodotti, quindi  fare dei tavoli per l’offerta dei dolci ed altri per quella salata,  quella delle bevande calde, se non servite direttamente dai camerieri e  quella per le bevande fredde.

 Un’altra tendenza legata alla colazione è anche quella di servire prodotti slow food, ovvero selezionati da aziende del territorio o prodotte direttamente nella struttura ricettiva, ovviamente è più facile trovare questi alimenti nei piccoli borghi, in location come gli agriturismi, i relais, gli spa resort umbria e tutte le strutture circondate dal verde, dai vigneti e dalle campagne.

Prodotti che seguono la stagionalità e le specialità del luogo nell’offerta della colazione è molto apprezzato, perché i turisti vogliono vivere i luoghi che visitano ed assaporarne le specialità, poterle trovare già a partire dalla colazione è una forma di accoglienza eccellente. 

Offrire marmellate e confetture fatte in casa, il miele autoprodotto, reperire formaggi e salumi tradizionali, rappresenta quel quid in più che sicuramente i clienti apprezzeranno,

avremo quindi il succo di mele fresco spremuto a freddo nel relais in trentino, la a Venezia, i tozzetti o i brutti ma buoni in Umbria, le sfogliatelle fresche a  Napoli o i cannoli in Sicilia, l’Italia ha un patrimonio culinario incredibile e dobbiamo farlo conoscere in tutte le occasioni possibili.

Exit mobile version